15.1.07

UNIONE EUROPEA NEED BIOCARBURANTI

UE PUNTA SUI BIOCARBURANTI
L'Unione Europea inserisce tra gli assi della politica energetica la diffusione dei carburanti d'origine vegetale allo scopo di ridurre le emissioni di gas serra e la dipendenza energetica del vecchio continente dall'importazione di petrolio, gas e carbone. I trasporti sono responsabili per almeno un terzo del delle emissioni di CO2, il principale gas da cui deriva il fenomeno del riscaldamento globale (effetto serra). Il settore dei trasporti ha anche il primato di dipendenza dalle fonti fossili, il 98% di camion e automobili utilizza carburanti derivati dal petrolio. L'era dell'idrogeno si avvicina a passi di gigante ma è impensabile sperare in un cambiamento radicale dei vecchi propulsori. Per almeno venti anni i trasporti continueranno ad basarsi anche sul motore termico. Partendo da questo presupposto, se è poco probabile cambiare motore a tutte le automobili diventa invece più praticabile affiancare al gasolio e alla benzina anche un carburante d'origine vegetale, meno inquinante e utilizzabile senza costosi accorgimenti tecnici. Le stesse case automobilistiche hanno annunciato di voler adeguare la propria gamma ai nuovi carburanti vegetali. Le tecnologie sono già disponibili e persino già commercializzate dalle stesse case costruttrici nei mercati sudamericani dove il biocarburante è una reale alternativa alla benzina presso tutte le stazioni di servizio da almeno venti anni. L’argomento “biocarburanti” non è nuovo a Bruxelles. Nel 2003 l'Unione Europea fissò gli obiettivi della sua diffusione in una direttiva specifica, in base alla quale i paesi membri avrebbero dovuto adottare il 2% di biocarburanti entro il 2005 e il 5,75% entro il 2010. Pochi paesi hanno però rispettato i propri doveri. Soltanto la Germania e la Svezia hanno centrato l'obiettivo. Al 31/12/2005 il quadro della situazione era il seguente:

3,75% Germania
2,23% Svezia
0,97% Francia
0,93% Austria
0,52% Malta
0,51% Italia

La Commissione Europea ha preso atto del ritardo e si avvia ad imporre un nuovo obiettivo, questa volta fissato al 2020, entro il quale i paesi membri dovranno soddisfare almeno il 10% della domanda di carburante mediante biodiesel o bioetanolo.


14/01/2007