5.11.09

NUOVO WEB EVOLUZIONI FUTURE


Tim Berners-Lee (Londra, 8 giugno 1955) è un informatico britannico, co-inventore insieme a Robert Cailliau del World Wide Web.

Nel 1980 trascorse sei mesi, da giugno a dicembre, al CERN come consulente nel campo dell'ingegneria del software. Lì realizzò, per uso privato, il primo software per immagazzinare informazioni usando associazioni casuali. Tale programma (chiamato Enquire e mai pubblicato) formerà la base concettuale per il futuro sviluppo del World Wide Web.

Nel 1993 Tim Berners-Lee venne intervistato dalla testata TG1 della RAI. I suoi diretti superiori al CERN vennero interrogati, nel corso dell'intervista, sulla possibilità che il CERN promuovesse, anche con fondi speciali di ricerca delle Commissioni Europee, l'idea del WWW e la sua promozione industriale. Il direttore del CERN, il fisico italiano Carlo Rubbia, disse che non riteneva compito del CERN promuovere quella pur brillante idea.

Il CERN, e il futuro premio Nobel Carlo Rubbia, commettevano il loro più grave errore di scienza informatica, con una perdita di prestigio ed economica grave: Tim Berners-Lee veniva accolto a braccia aperte dal MIT di Boston, presso cui nel 1994 fondò il World Wide Web Consortium (W3C).

Il successo del WWW linguaggio globale d'Internet danno un immagine chiara, di cosa non aveva intuito il CERN!

Il Web è progettato [...] per essere universale: per includere tutto e tutti.

Il Web è più un'innovazione sociale che un'innovazione tecnica. L'ho progettato perché avesse una ricaduta sociale, perché aiutasse le persone a collaborare, e non come un giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del Web è migliorare la nostra esistenza reticolare nel mondo. Di solito noi ci agglutiniamo in famiglie, associazioni e aziende. Ci fidiamo a distanza e sospettiamo appena voltato l'angolo. (da L'architettura del nuovo Web)

Sul Web dovremmo essere in grado non solo di trovare ogni tipo di documento, ma anche di crearne, e facilmente. Non solo di seguire i link, ma di crearli, tra ogni genere di media. Non solo di interagire con gli altri, ma di creare con gli altri. L'intercreatività vuol dire fare insieme cose o risolvere insieme problemi. Se l'interattività non significa soltanto stare seduti passivamente davanti a uno schermo, allora l'intercreatività non significa solo starsene seduti di fronte a qualcosa di interattivo.

Ho fatto un sogno riguardante il Web… ed è un sogno diviso in due parti. Nella prima parte, il Web diventa un mezzo di gran lunga più potente per favorire la collaborazione tra i popoli. Ho sempre immaginato lo spazio dell'informazione come una cosa a cui tutti abbiano accesso immediato e intuitivo, non solo per navigare ma anche per creare. [...] Inoltre, il sogno della comunicazione diretta attraverso il sapere condiviso dev'essere possibile per gruppi di qualsiasi dimensione, gruppi che potranno interagire elettronicamente con la medesima facilità che facendolo di persona. Nella seconda parte del sogno, la collaborazione si allarga ai computer. Le macchine diventano capaci di analizzare tutti i dati sul Web, il contenuto, i link e le transazioni tra persone e computer. La "Rete Semantica" che dovrebbe renderlo possibile deve ancora nascere, ma quando l'avremo i meccanismi quotidiani di commercio, burocrazia e vita saranno gestiti da macchine che parleranno a macchine, lasciando che gli uomini pensino soltanto a fornire l'ispirazione e l'intuito. Finalmente, si materializzeranno quegli "agenti" intelligenti sognati per decenni. Questo Web comprensibile alle macchine si concretizzerà introducendo una serie di progressi tecnici e di adeguamenti sociali attualmente in fase di sviluppo. (citazioni di Tim Berners-Lee _ search by Wikipedidia)

Il suo sogno è oggi fruibile nell'architetture sofwtware del WEB 2.0 con l'interazione tra gli innumerevoli percorsi evolutivi possibili.

Utilizzare questi strumenti è dovere di ognuno di noi. Indirizziamo una parte del nostro proprio tempo per la conoscenza, affinchè una collaborazione ed una reale informazione tra le genti del popolo, sia oggi immediata ed intuitiva.


Dal 7 al 12 Novembre del 2009 la marcia Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza percorrerà l’Italia, chiedendo la scomparsa delle armi nucleari, la riduzione progressiva e proporzionale degli armamenti, l’impegno del governo alla pace nel paese e ad adoperarsi per la soluzione nonviolenta dei conflitti in corso nel mondo.

Il calendario della Marcia In italia

* 7 Novembre (orario da definire) Arrivo a Trieste
* 8 Novembre mattina Aviano
* 8 Novembre pomeriggio Vicenza
* 8 Novembre notte Ginevra
* 9 Novembre Mattina ONU Ginevra
* 10 Novembre Milano, Torino, Genova e Bologna
* 11 Novembre Bologna, Firenze, Attigliano, Napoli
* 12 Novembre Roma